Non profit

Trasparenza e difesa del cittadino: ok al Rapporto sull’Ombudsman

Rendere Bruxelles più trasparente: questo lo scopo del Libro Verde che verrà pubblicato dalla Commissione Ue all’inizio del prossimo anno

di Matteo Manzonetto

Rendere Bruxelles più trasparente: questo lo scopo del Libro Verde che verrà pubblicato dalla Commissione Ue all?inizio del prossimo anno. Si tratta di un documento di discussione volto a migliorare la trasparenza dei meccanismi con cui l?Europa si relaziona con lobby, ong, e società civile in generale sia per i finanziamenti che per il processo decisionale. Questo processo coinvolgerà anche le altre istituzioni comunitarie per rendere più chiara la deontologia con cui si opera a Bruxelles: un impegno politico che si iscrive nel quadro più ampio del ?Piano D: Democrazia, Dialogo, Dibattito?.

E sempre a proposito della relazione di trasparenza tra Ue e cittadini, in questi giorni il parlamento europeo ha approvato il rapporto 2004 del Mediatore europeo. Figura istituzionale ancora sconosciuta a un decennio dalla sua istituzione, l?Ombudsman (figura mutuata dal sistema scandinavo) vede comunque un aumento consistente nei ricorsi che gli vengono presentati (+53% rispetto al 2003), soprattutto grazie all?adesione di 10 nuovi Paesi. Poche ancora quelli provenienti dall?Italia, che è quinta col 7,2% (269 denunce) in una classifica guidata dalla Spagna (12,9%, 482 denunce).

Purtroppo, si legge nel rapporto parlamentare, il 75% delle richieste sono male indirizzate, o non rientrano nelle competenze del Mediatore. Per il resto, le denunce che vengono sottoposte al greco Nikiforos Diamandouros (eletto nel 2003) riguardano in maggioranza mancanza di trasparenza e discriminazione da parte dell?Ue.

I deputati chiedono un allargamento delle soluzioni ?non giurisdizionali? ai contenziosi, ovvero decisioni e raccomandazioni non giuridicamente vincolanti e non coercitive.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.